Il mercato assicurativo indubbiamente è soggetto in questo momento più di altri a grossi cambiamenti; le continue direttive che provengono dalla Comunità Europea, la gestione della privacy e della conseguente proprietà del dato, l’evoluzione delle esigenze della clientela.
Il nostro mercato pullula di iniziative, convegni, dibattiti ed incontri finalizzati a cercare di stare al passo con i tempi. Abbiamo un ANA (Accordo Nazionale Agenti) fermo al 2003, abbiamo chiusure agenziali massicce con accorpamenti, abbiamo compagnie assicurative che entrano in società con gli agenti (Progetto 51 ad esempio).
Il mercato evolve, cambia, è in fermento.
Nel frattempo sorgono altri sindacati UNIagenti, associazioni culturali CAMBIARE SI PUÒ, insomma tutto è in fermento.
Lo SNA è sempre più oggetto di attacchi sui social, attacchi in particolare al suo Presidente Claudio Demozzi basati sostanzialmente su di una non condivisione della sua politica comunicativa e sulla recente questione della costituzione di una società agenziale che ha acquisito il mandato Verti costringendo lo stesso Demozzi a parlarne pubblicamente durante il suo intervento al Congresso di Agenti Groupama Italia in Sardegna, “«Ho fatto quello che predico da 20 anni e che nessuno vuol fare», ha affermato Demozzi, «cioè un’agenzia consortile tirando dentro coloro che da soli non se la sentono di assumere un mandato o agenti di grandi compagnie blasonate che hanno il “terrore” che prendendo un secondo mandato vengano lasciati a piedi. E alcuni si sono addirittura blindati con una finanziaria per non comparire. Ma questa non è una novità…Se si ha paura ad affrontare il plurimandato apertamente e allora la soluzione è seguire questa strada “dietro le quinte”; la cosa importante è che si soddisfino le esigenze dei propri clienti offrendo una pluralità di cataloghi prodotti e conservando il rapporto fiduciario con gli assicurati». “
Credo che però Claudio Demozzi, che personalmente trovo capace e stimo, ultimamente stia facendo delle scelte poco condivisibili quali ad esempio quella di non mandare nessuno o di non intervenire personalmente al convegno di Cambiare si può. Credo che la cosa sia stata voluta in quanto o Demozzi o chi per lui in questo momento è presente ad ogni evento (in realtà è da sempre presente agli eventi).
Altra scelta che non condivido (iprivatamente avevo scritto a Demozzi suggerendogli di togliere il post) la diffusione di quel messaggio di grande squallore (CSP – Comitato Sindacalisti Pensionati…”Indice una riunione per il giorno 24 ottobre 2024 presso il bar sport di città per trattare le grandi sfide che il mondo sta attraversando, dalla transizione green ai cambiamenti climatici, dal trasporto elettrico alle ipotesi di soluzione delle due principali guerre in corso in Europa e Medio Oriente, perché CAMBIARE SI PUO’, basta volerlo e l’attuale situazione politica va cambiata“); credo che un Presidente di un sindacato non debba prestarsi a simili bassezze (ndr il post è ancora sul profilo di Demozzi).
Ma SNA a parte, credo che bisognerebbe accelerare i tempi del cambiamento e rimpostare le relazioni con le mandanti, riscrivere rapidamente l’ANA 2003 rivedendo elementi quali la paternità del dato, la rivalsa, le regole societarie e di inserimento dei figli, gli aspetti remunerativi compreso il valore di “vendita” delle agenzie a lla stregua delle società di brokeraggio.