Winterthur è morta, oramai anche i suoi ricordi sono sbiaditi, noi dipendenti cerchiamo a tutti i costi di farla rivivere, ma resta solo un ricordo ben radicato nei nostri cuori.
È stata cancellata dal corso degli eventi, cristallizzandone il ricordo a quando gli svizzeri hanno dato l’annuncio della vendita ad Unipol Assicurazioni.
Pian pianino i nuovi “padroni” hanno cancellato (per non essere polemico non ho usato il termine distrutto) tutto quanto era stato messo in piedi faticosamente nel corso degli anni:
- La rapportualità fra dipendenti, dirigenti e collaboratori,
- I rapporti con la rete di vendita,
- Opera
- L’organizzazione sinistri
- Le direzioni regionali
- Amministratori delegati, dirigenti, quadri, impiegati…
- …
Oggi nel nostro gruppo di “reduci” piangiamo le morti avvenute nelle varie battaglie e nella battaglia finale quando gran parte della Winterthur si è dovuta ritirare in esilio. I più fortunati sono riusciti a nascondersi nella nuova organizzazione nella speranza di non venir mai riconosciuti.
Winterthur è morta, lo ha fatto lottando fino allo stremo delle forze, adesso al suo posto c’è il colosso Unipol.
Molti dei nostri colleghi sono passati a miglior vita, ma il loro ricordo resta radicato nel nostro cuore ed è per loro e per tutti quelli che hanno vissuto anni meravigliosi in Winterthur che continueremo a ridere e scherzare ricordandoci di personaggi, luoghi e fatti.
