Ho letto la risoluzione presentata alla camera da alcuni deputati; l’ho letta da operatore del settore, da ex dirigente di compagnia e da appartenente ad una associazione dei consumatori. Ovviamente le visioni sono contrastanti a seconda della “casacca” che indosso e quindi ho deciso di guardare ai contenuti seguendo il mio pensiero di uomo libero e pensante. Francamente sostenere che il progetto 51 va contro gli interessi del consumatore mi sembra una affermazione forte. Nella risoluzione si parla di “Si tratta quindi di un modello distributivo nuovo, sistematico e mai visto nel mercato assicurativo italiano“. Mentre leggo questa affermazione mi vengono in mente le Assicoop di Unipol o le Gerenze con a capo un ex agente assunto dalla compagnia…qui i problemi di “azzeramento dell’autonomia professionale e d’assistenza svolta dall’agente nei confronti dei propri clienti-consumatori…” non si pone. Inoltre nel passaggio nessuno cita il fatto che si tratta di adesione volontaria e scelta da parte di intermediari. Su di una cosa concordo sul fatto del plurimandato, ma anche qui mi chiedo le Assicoop sono in plurimandato?
“…si affaccia infine sul mercato assicurativo italiano una «sperimentazione» societaria che appare per gli agenti di assicurazione e per le stesse associazioni dei consumatori un’iniziativa inquietante, rompendo i princìpi stessi su cui si fonda l’IDD, ovvero la distinzione netta e chiara tra produttore (compagnia di assicurazioni) e distributore (intermediario assicurativo). 2 ruoli separati e distinti che se mescolati, pongono l’evidenza di un grave conflitto di interesse a sfavore dell’utente finale ovvero i Consumatori. Nella crisi determinata dalla pandemia da COVID-19 e più in generale per le difficoltà registrate da molti agenti di assicurazione, un’impresa multinazionale Allianz Assicurazioni conclude con gli agenti una intesa volta a rilevare il 51 per cento del capitale delle società agenziali, demandando il 49 per cento agli agenti superstiti. Tale azione chiamata «Progetto 51» è stata voluta dalla Compagnia Allianz per azzerare l’autonomia professionale e d’assistenza svolta dall’agente nei confronti dei propri clienti-consumatori, in quanto inevitabilmente la nuova politica commerciale che nasce da questa distorsione del sistema, verrà condizionata pesantemente dalle politiche e dalle scelte del soggetto Produttore ovvero la stessa compagnia di assicurazione, proprietaria di fatto dell’agenzia, che anteporrà le sue volontà ed esigenze a quelle del cliente. Si tratta quindi di un modello distributivo nuovo, sistematico e mai visto nel mercato assicurativo italiano, che secondo i firmatari del presente atto cancellerà la concorrenza così come conosciuta, impedirà ogni sviluppo del plurimandato agenziale, una sostanziale chiusura delle collaborazioni tra intermediari. Si è di fronte ad una serie di gravi e improponibili interventi che paiono collegati e volti a rendere ingabbiato l’intero mercato, secondo logiche che impediscono «de facto» libertà e indipendenza degli Agenti di assicurazione, grazie alle scelte e alle interpretazioni di Ivass e da ultimo di preoccupanti manovre volte ad incidere sulla leale concorrenza del mercato assicurativo, a tutto danno dei consumatori italiani…”
Ad oggi quante sono le agenzie Allianz che hanno aderito?
Più sopra si legge: “…questa presenza fondamentale sul mercato, confermata negli anni dalla fiducia dei consumatori, sta subendo una radicale modificazione a seguito di numerosi provvedimenti e regolamenti emanati dall’Ivass (Autorità di controllo del mercato assicurativo) e a seguito di alcune recentissime, preoccupanti iniziative messe in campo dalle stesse compagnie di assicurazione a danno della garanzia di intermediazione offerta dagli agenti di assicurazione verso i clienti consumatori…” Quindi forse il nocciolo della risoluzione sono i vari regolamenti IVASS (che forse discendono da normative Europee o sbaglio?) e le iniziative messe in campo dall’orano di controllo oppure la riduzione del numero degli agenti (che a mio avviso ha poco a che vedere con la crisi del COVID).
L’azione messa in atto con questa risoluzione è comunque una azione che merita il massimo plauso in quanto volge a difendere una categoria che sempre di più ha problemi di sopravvivenza. Allo SNA vanno i miei complimeti per essere riusciti ad ottenere una azione in parlamento, ma a mio avviso francamente avrei usato lo spazio a disposizione non certo per il progetto ALLIANZ 51 che vede coinvolte una decina di agenzie e che certo non rappresenta il nodo centrale della questione.
A mio modesto parere mi sarei concentrato invece sulle azioni a sostegno delle realtà agenziali nei confronti degli agenti da parte delle compagnie in virtù degli utili spaventosi che le stesse hanno fatto proprio grazie agli effetti del COVID. Avrei insistito sulla vittoria delle collaborazioni orizzontali (sentenza del TAR) sottolineando come ancora oggi molto spesso di fatto il plurimandato non è nemmeno tollerato dalle mandanti, ma io oramai sono solo un “uomo della strada” con poche idee e confuse.