Qualche giorno fa ho visto un post su FB dove veniva richiamata una puntata di Porta a Porta in cui si parlava di lei, Giulia Ligresti. Ricordo che all’epoca dei fatti, anche io, leggendo i giornali mi ero permesso di dare un giudizio affrettato sulla vicenda. Oggi nel vedere l’epilogo mi sento in dovere di cambiare idea guardando con un occhio di stima e di “tenerezza” questa donna che sì è fatta, ingiustamente il carcere per poi essere assolta. Una grande stima per GIULIA Ligresti e per la sua capacità di reagire a delle accuse che poi sono state sovvertite dall’ultima sentenza. Nessuno ovviamente ne parla perchè forse non fa notizia.
Assoluzione di Giulia Ligresti. Una sentenza clamorosa perché la figlia dell’ immobiliarista scomparso nel maggio scorso aveva patteggiato una condanna a due anni e 8 mesi, ormai definitiva, era finita nel carcere di Vercelli il 17 luglio 2013, accusata dai PM di Torino come il padre Salvatore, la sorella Jonella, il fratello Paolo di falso in bilancio e false informazioni al mercato… Nel novembre 2018 i suoi avvocati, Gian Luigi Tizzoni, Davide Sangiorgio, avevano presentato una richiesta alla Corte d’appello di Milano che ha portato alla scarcerazione e la revisione del processo. Tutto è legato al fatto che per le stesse accuse il fratello Paolo era stato assolto in via definitiva. Il 1 Aprile di quest’anno (2019) la Corte di Milano annulla la sua condanna perché il fatto non sussiste…
Intanto l’impero dei Ligresti è adesso in mano di UnipolSai che grazie a questa acquisizione oggi è diventata la seconda compagnia del mercato italiano. dei Ligresti non parla più nessuno. Nessuno che chiede scusa a Giulia.
Il servizio si conclude con una frase che dovrebbe farci riflettere a lungo su come ancora la vicenda FONSAI ha qualche zona d’ombra:
La procura di Milano vuole scoprire un punto fondamentale, se davvero il bilancio delle società dei Ligresti era corretto, come stabilito dalle sentenze di assoluzione, quello di Unipol è stato gonfiato con concambi non corretti per pagare meno la fusione?
Oggi Giulia è tornata alla vita normale, ha una sua linea di design. Quello che mi chiedo è cosa succederà nel caso saltasse fuori una irregolarità da parte di Unipol nell’acquisizione?
da IL FOGLIO (di ERMES ANTONUCCI 02 APR 2019)
E’finito il calvario mediatico-giudiziario di Giulia Ligresti, figlia secondogenita di Salvatore (l’ex re del mattone e della finanza scomparso lo scorso maggio). Lunedì la Corte d’appello di Milano l’ha assolta definitivamente dalle accuse di falso in bilancio e aggiotaggio nel caso Fonsai, revocando la pena di 2 anni e 8 mesi che lei stessa aveva patteggiato nel 2013 dopo un durissimo (e ora si può dire, eccessivo) periodo di custodia cautelare in carcere. Un epilogo clamoroso per una vicenda, durata ben sei anni, che ha finito per rappresentare la perfetta sintesi dei mali che attanagliano la giustizia italiana e dei danni provocati dal circuito mediatico-giudiziario.