È una fakenews (lo dico subito), ma mi serve per cercare di portare avanti il mio ragionamento sulla questione relativa alle dichiarazioni di Allianz sul progetto 51.
Un titolo come questo non scombussola più di tanto l’opinione pubblica in quanto si tratta di una semplice operazione finanziaria. Se poi nel corpo dell’articolo si afferma che il gruppo americano salva i titolari del negozio lasciando loro il ruolo di guida del punto McDonald’s allora la cosa ci fa ancora più piacere in linea con il fine umanitario dell’investimento.
Allianz fa una offerta analoga, a libera adesione (questo è molto importante) e noi assicuratori gridiamo allo scandalo…”Il ruolo dell’agente è finito, lo strapotere dei grandi, il conflitto di interessi“…
Sono giorni che dibatto sull’argomento essendo forse l’unico (oltre ovviamente ad ALLIANZ) a pensarla così e la cosa mi stravolge.
Il ragionamento fatto dal dott. Campora, AD di Allianz, mi sembra di una chiarezza estrema, lo scrive lui a commento di un mio precedente articolo sull’argomento:
“Ad Allianz interessa stabilizzare economicamente le agenzie, che vedono il proprio conto economico e stato patrimoniale messi a dura prova dalla brutale discesa del premio medio auto, come certificata dalla indagine iper dell’IVASS e illustrata da un recente grafico di S. Infantino.
Siamo consapevoli della importanza e sostanziale insostituibilità degli agenti fondatori per il successo di una agenzia. Per questo abbiamo proposto una partnership paritetica. Allianz valorizza la metà del valore creato dall’agente e lo cristallizza. L’operazione, molto complessa e sartoriale, si chiude solo se per gli agenti il risultato economico è invariato rispetto ad oggi. Chiaramente se noi proponessimo agli agenti di associarsi e poi rinunciare al 51% delle loro entrate, questa condizionalità sarebbe una “non starter” evidente. Il difficile è studiare una formula che lasci gli agenti introitare quanto oggi, comprese le spese di rappresentanza.
È un lavoro lungo, complesso e delicato.
Il ruolo di managing partner poi è fondamentale. Noi non gestiamo le agenzie. Non è il nostro mestiere e non lo sappiamo fare.“
Ma dove è scritto o meglio chi ha affermato che:
- il progetto riguarda tutta la rete agenziale
- il progetto riguarda le agenzie grandi
- il progetto è una sorta di intenzione di accorpamento “mascherato”
- il ruolo dell’agente è mortificato e quindi si va verso la cancellazione dello stesso
“Il progetto 51 è più semplice di quanto sembra, non ha retropensieri o secondi fini. La scelta è libera.“
Dunque la scelta è libera, riguarda le agenzie, che vedono il proprio conto economico e stato patrimoniale messi a dura prova, non si parla di dimensioni di agenzia, non si parla di totalità della rete…
SNA ed ANAPA insorgono:
SNA: Il ‘Progetto 51′ messo in atto dalla compagnia Allianz – si legge in una nota – preoccupa non solo sotto l’aspetto meramente tecnico-giuridico ma soprattutto per le inevitabili conseguenze che produrrà nel settore assicurativo-agenziale in Italia.
ANAPA ESPRIME «FORTI PERPLESSITA’»La giunta esecutiva dell’associazione degli agenti presieduta da Vincenzo Cirasola: «Non rappresenta solo una cessione da parte dell’agente tradizionale del proprio “capitale finanziario”, ma anche di quello “umano”, ossia di quell’insieme di energie finanziarie e non, che faticosamente negli anni hanno contribuito a costruire, strutturare, posizionare e far crescere la propria attività in un mercato agguerrito, spesso non avendo la disponibilità di prodotti, strutture informatiche, di gestione del rischio o dei sinistri efficienti».
I miei amici agenti sono contrari, insomma alla fine solo il sottoscritto la pensa diversamente (in realtà oggi si è aggiunto anche CARLO LOMBARDI)?
Il dibattito prosegue, staremo a vedere!